1. Per quante estrazioni continuare la giocata?
Il discorso è abbastanza complesso perché è evidente
che per rispondere a questa domanda in maniera soddisfacente non è
possibile prescindere dal tipo di tecnica che ha ricavato la previsione
che ci accingiamo a giocare. La domanda "per quanto tempo è meglio
giocare?" cioè non può che avere una risposta legata alle
caratteristiche della tecnica impiegata per ricavare il pronostico. Se
ragioniamo a prescindere dalla tecnica e consideriamo pertanto i 90 numeri
del lotto equiprobabili la legge è una sola: "meno tempo si gioca
meglio è". Il vantaggio del banco è infatti notevole per tutte le
combinazioni di gioco per cui maggiori sono le estrazioni di gioco,
maggiore è il capitale investito, maggiori sono anche le probabilità di
perdere o, una volta vinto, di erodere la vincita con successive puntate
sfortunate. Puntando cioè numeri a caso in generale si perde tanto di
più quanto più si gioca, questo dovrebbe essere evidente eppure ci sono
diversi appassionati che per abitudine giocano sempre le stesse
combinazioni e che fanno pertanto esattamente questo tipo di gioco a
priori perdente. A nulla vale a questo proposito ricorrere a montanti (o
progressioni che dir si voglia) che non possono in alcun caso trasformare,
per quanto complicate siano, un gioco in svantaggio matematico in un gioco
vincente sul lungo periodo. Questo vale tanto per il lotto, quanto per la
roulette e più in generale per tutti i giochi a quota fissa considerato
anche che, evidentemente, non avrebbe alcun senso per il banco proporli se
così non fosse. Le montanti sono un ottimo strumento per prolungare le
giocate su un lungo periodo, per calcolare in anticipo costi, rischi e
probabilità di vincita delle giocate in anticipo e non andare così
incontro a brutte sorprese ma ovviamente non possono fare miracoli.
Pertanto va benissimo usarle per prolungare la giocata oltre gli 11 turni
per l'ambata secca o i 25 turni per l'ambo a tutte quando si ritiene di
avere un buon pronostico ma bisogna ricordarsi sempre che la vincita non
è mai certa al 100%. Anche utilizzando una tecnica valida che ci indichi
degli estratti o delle combinazioni che hanno maggiori possibilità di
sortire rispetto agli altri è comunque spesso una buona idea non
prolungare eccessivamente il tempo di gioco e puntare alla vincita a colpo
o quasi. In questa direzione spingono sia fattori psicologici (che non
sono da sottovalutare) sia fattori matematici. Il giocatore che
punta per lungo tempo su un numero o una combinazione che tarda a sortire
tende infatti naturalmente ad aumentare la posta in gioco. Questo può
essere in qualche caso frutto di un calcolo previsto come nel caso delle
montanti ma spesso deriva semplicemente dalla frustrazione di non riuscire
a vincere e dalla voglia di rifarsi di quanto speso in precedenza sullo
stesso numero che lo porta a porre in gioco poste che non avrebbe mai
pensato di poter scommettere. Inoltre spesso il fatto che un numero non
esca per lungo tempo spinge a pensare, purtroppo a torto, che abbia
maggiori possibilità di sortita nelle successive estrazioni e di
conseguenza aumenta la fiducia del giocatore che perde in prudenza. Per un
fattore puramente psicologico questo effetto è notevolmente inferiore nei
giocatori che cambiano spesso o addirittura sempre pronostico e pertanto
per non "cadere in tentazione" forse è effettivamente meglio
non accanirsi su alcun pronostico in particolare per un periodo troppo
lungo. Il fattore matematico che spinge per una rapida chiusura del
gioco dipende invece essenzialmente dal fatto che le leggi della
statistica vogliono che le probabilità si moltiplichino e non si sommino.
Per spiegarci meglio ricorriamo all'esempio dell'ambata secca su ruota.
Tutti sapete che dal punto di vista matematico l'estratto ha 1
probabilità su 18 di sortire a colpo. La probabilità di ottenere almeno
una vincita in due estrazioni non è pero doppia è cioè di 2/18=1/9 ma
lievemente inferiore. La probabilità pertanto non si somma. Se così non
fosse dopo 18 turni di gioco avremmo una probabilità di
1/18+1/18...+1/18=18/18=1, cioè una probabilità del 100% di avere almeno
una vincita, cosa che tutti sapete essere falsa constatato che numeri che
superano le 18 estrazioni di ritardo a ruota non costituiscono certo un
fatto raro. Di conseguenza in generale se decidiamo di raddoppiare il
periodo di gioco dovremo raddoppiare (o più) il capitale investito ma non
potremo contare su una probabilità doppia di vincere, la probabilità di
vincere almeno una volta aumenterà ma sempre più lievemente quanto più
aumenta il tempo di gioco. Questo effetto è compensato dal punto di vista
probabilistico dal fatto che raddoppiando il periodo di gioco aumentano
anche le probabilità di ottenere due o più vincite, ma considerato che
spesso il giocatore si ferma alla prima vincita ottenuta dal punto di
vista pratico esso è privo di ogni influenza. Infine bisogna
considerare la maggior parte dei metodi e delle tecniche punta, a torto o
a ragione, su una maggiore probabilità di sortita delle combinazioni sul
breve periodo. Penso a questo proposito in particolare ai metodi
cabalistici o ciclometrici che puntano sulle simmetrie e gli equilibri
instabili. Va inoltre tenuto presente che per la legge dei grandi numeri
difficilmente una metodologia anche valida potrà mai far vincere su un
elevato numero di estrazioni, in particolare come dicevamo, maggiore è il
numero di turni di gioco previsti, minore è la probabilità di ottenere
un utile. In conclusione a parte casi veramente particolari che vanno
studiati singolarmente in generale è conveniente per svariati motivi
puntare sul gioco a corta o media scadenza.
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2. E' conveniente continuare a giocare dopo un primo successo?
Anche in questo caso per rispondere nella maniera più
corretta possibile bisognerebbe prima analizzare a fondo la tecnica
impiegata per ricavare il pronostico in questione. Ad ogni modo è
possibile fissare delle regole valide in casi molto generali che ci
permettono di rispondere alla domanda che ci siamo posti nella grande
maggioranza dei casi. In particolare la regola aurea che è possibile
ricavare dall’analisi statistica applicata al gioco del lotto italiano
è la seguente: “Risulta in generale conveniente continuare il gioco per
tutta la durata delle estrazioni previste nel caso in cui il metodo usato
per ricavare le previsione sfrutta la super frequenza delle combinazioni
in gioco, al contrario conviene desistere quando la tecnica di gioco
puntava sulla combinazione in questione in virtù del suo ritardo”. La
prima parte della regola è abbastanza intuitiva da spiegarsi. E’
evidente, infatti, che se in virtù della sua notevole frequenza era
attesa una certa combinazione C, la sua sortita non fa altro che aumentare
ancora la sua frequenza e confermare che evidentemente in quel contesto
estrazionale effettivamente la combinazione C ha delle possibilità di
sortita maggiori delle altre. Meno intuitivo è invece il discorso circa
il puntare sulle combinazioni che hanno sfaldato un lungo ritardo. E’
infatti convinzione comune che in queste occasioni ci si possa imbattere
nel fenomeno del “recupero dello scompenso”. In parole povere questo
consisterebbe nella maggiore propensione alla sortita di numeri che hanno
appena superato un periodo di scarsa frequenza o grosso ritardo per
compensare il loro basso numero di sortita e quindi ritornare al più
presto in equilibrio. Cosa c'è di vero in questo fenomeno? Come potete
leggere nella sezione dedicata all’argomento è possibile rispondere
facendo diversi tipi di ragionamenti tutti egualmente validi e tutti
convergenti alla stessa identica risposta: nulla. D’altronde la
sottofrequenza delle combinazioni in un determinato periodo può essere
dovuta infatti solo a due fattori: un semplice (e del tutto naturale
nell'ambito delle fluttuazioni statistiche) capriccio del caso, o ad una
"falla" (nel mondo informatico diremmo un "bug") nel
meccanismo estrazionale che in quel periodo concede ad alcune combinazioni
un numero inferiore di probabilità rispetto alle altre. Nel primo caso,
se cioè si tratta solo di un capriccio statistico, non si vede per quale
motivo ad esso dovrebbe sostituirsi dopo qualche estrazione un
comportamento del tutto opposto, che è, al contrario, del tutto
improbabile come il primo. Peggio ancora nel secondo caso, vale a dire se
effettivamente c'è qualcosa nel modo di effettuare le estrazioni che
sfavorisce alcuni estratti o combinazioni. In tal caso infatti con tutta
probabilità i numeri in sottofrequenza continueranno ad uscire in misura
minore degli altri fino a che il meccanismo estrazionale o le condizioni
di estrazione non verranno almeno parzialmente modificati.
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